Quanto è importante il copywriting persuasivo?

Per parlare di un copywriting persuasivo dobbiamo tenere bene a mente qual è il ruolo del copywriter nel marketing moderno: un content creator, spesso in coppia con l’art director, in grado di veicolare il messaggio del brand positioning, attraverso un linguaggio, un tono e delle parole accuratamente scelti, avvalendosi di tecniche di scrittura specifiche e in target.

La figura del copywriter

La figura del copywriter nata in ambito giornalistico, in un tempo ormai remoto era solo uno scrittore di annunci. Al giorno d’oggi può lavorare da freelance, ma è spesso anche una componente essenziale di ogni agenzia di comunicazione o pubblicitaria, un redattore di contenuti persuasivi volti alla conversione. Non uno scrittore creativo che scrive meramente per passione, bensì un professionista specializzato in tecniche di scrittura web tese a ottenere risultati tangibili in ambito commerciale: suscitare l’attenzione dei lettori e far prendere decisioni d’acquisto a potenziali clienti. In breve: convertire.

Una soglia di attenzione di 8 secondi

Suscitare attenzione è fondamentale, il primo step, che acquista ancor più importanza in quella che è stata definita dalla saggista e scrittrice Lisa Iotti “L’era della distrazione”, poiché viviamo in un’epoca in cui la soglia della nostra attenzione sul web è minore di quella di un pesce rosso. Per quantificare, siamo nell’ordine dei secondi, 8 per la precisione.
“Realizza cose semplici. Realizzale facili da ricordare. Fai in modo che attirino l’attenzione. Fai in modo che siano divertenti.” Leo Burnett

I fatti raccontano, ma le storie vendono

Il secondo step è comunicare, perché solo un esperto sa trasferire al potenziale cliente i benefici del prodotto o servizio che vuole vendere. La scrittura web per essere persuasiva dev’essere prima di tutto semplice e da essa deve poter scaturire un dialogo tra lettore e scrittore, una conversazione.
“Più il tuo copy si avvicina ad una reale conversazione, più sarà coinvolgente” David Garfinkel

No CTA no party

Terzo step, ma non per importanza, convincere: bisogna chiudere con un forte invito all’azione. Una CTA (call to action) debole, potrebbe vanificare i nostri sforzi nel rendere il contenuto fruibile e coinvolgente.
“A volte il miglior copy per vendere un cavallo è: CAVALLO IN VENDITA” Jay Abraham

Non c’è copy senza SEO

A volte ci dimentichiamo di un quarto step, il seo copywriting. E questo andrebbe sicuramente anteposto al primo, poiché bisogna preoccuparsi di essere visti, notati, indicizzati e, in poche parole, ottimizzati per i motori di ricerca in modo tale che i nostri possibili lettori ci possano trovare. I primi 3 step diventano inutili senza la SEO – Search Engine Optimization – perchè il fine ultimo del copywriting persuasivo, ovvero convertire, non può prescindere da un buon posizionamento SEO della pagina web sulla quale è presente il nostro contenuto.
“Il miglior posto per nascondere un morto è la seconda pagina di ricerca su Google” Scrittore anonimo