UN PRODOTTO BIOLOGICO DI QUALITÀ QUANTO È INFLUENZATO DA UNA COMUNICAZIONE EFFICACE

In principio c’è stata l’epoca d’oro dell'”eco”, in cui la percezione etica da parte del pubblico è stata influenzata in maniera sostanziale dalla sfera ecologica. Molti ci hanno marciato sopra, più o meno maliziosamente, tanto che i più sarcastici sostengono che alla fine non si è più capito se “eco” fosse il prefisso di ecologico oppure di economico. Ad ogni modo, è stato un successo.

La comunicazione, per il prodotto ecologico come per il biologico, fa oggettivamente la differenza.

Comunicare in maniera adeguata e al target di persone giusto è fondamentale, soprattutto in un segmento di mercato estremamente competitivo, come può essere ad esempio quello delle farine biologiche.

LE STRATEGIE PER IL MARKETING BIOLOGICO IN TUTTA L’ITALIA: COMUNICARE E VENDERE PRODOTTI BIO A MILANO, COME A ROMA O PALERMO

La crescita esponenziale del mercato che ruota attorno al prodotto biologico sembra non doversi mai arrestare. Questa evoluzione sta spingendo sempre più aziende e agenzie di marketing a studiare strategie di vendita idonee a vendere prodotti bio nella maniera più efficace. Questa deriva ha portato a ricercare strumenti idonei anche per i professionisti del marketing e della pubblicità, che si sono trovati ad affrontare una nuova modalità di approccio, che potremmo definire marketing biologico.

 I 5 PUNTI FONDAMENTALI PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE DI MARKETING BIOLOGICO

1. SCEGLIERE IL TARGET DI PUBBLICO GIUSTO

La scelta del pubblico a cui rivolgersi è la prima e la più importante decisione da prendere. Da questa deriveranno tutte le altre: il tono da utilizzare, il messaggio da trasmettere, la scelta degli strumenti pubblicitari e la presentazione del prodotto. Ci riferiamo a una fascia di utenza molto informata, in una fascia di età tra i 25 e i 60 anni, con un livello culturale e sociale elevato. Si tratta di un pubblico attratto dal biologico per scelta e non per necessità, che quindi ha la possibilità economica per compiere un acquisto mirato. Le attività di Branding e Rebranding sono alla base di qualsiasi strategia e posizionamento, in modo particolare di quello del Marketing Biologico.

2. SCEGLIERE UN PACKAGING MINIMALE E POSSIBILMENTE ECOSOSTENIBILE CHE ESALTI IL PRODOTTO

Biologico fa rima con naturale. Per questo è assolutamente sconsigliato utilizzare materiali sintetici o non sostenibili per impacchettare un prodotto biologico. È bene scegliere un packaging minimale che consenta di concentrare l’attenzione sul prodotto, dando al consumatore la sensazione che l’intera filiera produttiva sia fortemente orientata all’ecosostenibilità.

3. UTILIZZARE PREVALENTEMENTE MEDIA SPECIALIZZATI

I media generalisti in questo caso potrebbero non soddisfare la bilancia tra costi e benefici. Una persona fortemente motivata all’acquisto di prodotti bio cercherà informazioni attraverso canali di cui si fida, possibilmente molto legati all’argomento. Consigliamo, quindi, di valutare attentamente il pubblico dei media vagliati e di scegliere quei mezzi di comunicazione che più si avvicinano al profilo delineato al punto 1.

4. NON PRENDERE SOTTO GAMBA IL RUOLO DEI SOCIAL NETWORK

Il passaparola è, come sempre, il miglior veicolo per convincere il consumatore della bontà di un prodotto. Anche tramite Facebook o Instagram. Pertanto è importante incentivare la creazione di campagne di fidelizzazione che gratifichino gli “scopritori” del prodotto che riescono a farne apprezzare le qualità anche alla loro personale rete di contatti.

5. UN TESTIMONIAL NON DEVE NECESSARIAMENTE ESSERE FAMOSO, ANZI…

Gli influencer sono molto importanti anche in un ambito come quello dei prodotti bio. Il consumatore desidera un volto che ispiri fiducia, la stessa fiducia che deve riporre nei prodotti biologici. La scelta di una persona con una reputazione molto elevata, possibilmente attiva nel sociale, trasferirà molto rapidamente al prodotto la propria influenza positiva.